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MISURE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE E DIFFUSIONE DEI VIRUS DELL’INFLUENZA AVIARIA
 
Preso atto del dispositivo dirigenziale del Ministero della Salute protocollo n. 25509 del 26/11/2020-DGSAFMDS-P che, alla luce della situazione epidemiologica di elevato rischio di introduzione e diffusione dell’influenza aviaria, dispone che in tutto il territorio nazionale il pollame e i volatili degli allevamenti all’aperto vengano tenuti al chiuso, in modo da non avere contatti con gli uccelli selvatici migratori;
 
Visti i recenti focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in allevamenti rurali notificati in regioni del Nord Italia e le positività riscontrate in avifauna selvatica;
 
Vista la Delibera Regionale XI/3333 del 6 luglio 2020 paragrafo 3.a che stabilisce che “la Regione, a seguito di particolari situazioni di rischio epidemiologico, legate anche alla evidenza di circolazione virale (H5/H7) nell’avifauna selvatica, può stabilire l’obbligo di detenzione al chiuso dei volatili degli allevamenti avicoli all’aperto, compresi quelli di selvaggina da penna da ripopolamento, di svezzamento delle aziende tipo agriturismo che allevano pollame e degli allevamenti familiari”;
 
Dato atto di quanto disposto da Regione Lombardia con nota protocollo n. 13919 del 04.03.2021 che, anche a tutela del comparto produttivo avicolo, estende l’obbligo di detenzione al chiuso dei volatili, già in essere per gli allevamenti avicoli intensivi, a tutti gli allevamenti avicoli rurali situati nelle zone A e B di cui agli allegati I e II della citata DGR XI/3333 del 6 luglio 2020;
 
Considerato pertanto opportuno informare la cittadinanza circa il rischio di introduzione dei virus influenzali ad alta patogenicità dai volatili selvatici nella popolazione avicola domestica e gli accorgimenti da adottare al fine di ridurre il rischio;
ANCHE NEGLI ALLEVAMENTI RURALI E AMATORIALI
È FATTO OBBLIGO DI DETENERE TUTTI I VOLATILI AL CHIUSO
 
E’ inoltre fatto obbligo ai detentori e ai proprietari di pollame di segnalare immediatamente al Distretto Veterinario competente per territorio qualsiasi improvviso calo di consumo di mangime ed acqua, diminuzione improvvisa della produzione di uova, aumento inaspettato del tasso di mortalità e qualsiasi altro segno indicativo della presenza di patologie, tenendo conto dell’età degli animali, delle specie avicole e dei tipi di produzione.
 
Per ulteriori informazioni si consiglia di rivolgersi al Distretto Veterinario competente per territorio (contatti disponibili sul sito di ATS Brescia www.ats-brescia.it)
 
IL SINDACO
(Carlo Chiari)
(firmato digitalmente)